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Il decreto prevede un’agevolazione rivolta alle Piccole e Medie Imprese (PMI) per incentivare l’autoproduzione di
energia da fonti rinnovabili, con l’obiettivo di ridurre i costi energetici, aumentare l’indipendenza dalle fonti fossili e
favorire la transizione ecologica del sistema produttivo. Di seguito, vengono illustrati i principali requisiti e modalità di accesso ai contributi.
BENEFICIARI
Il contributo è destinato esclusivamente alle PMI operanti su tutto il territorio nazionale che soddisfano specifici
requisiti al momento della presentazione della domanda.
Requisiti richiesti:
Regolare costituzione e iscrizione nel Registro delle Imprese: le aziende devono risultare attive e in regola con gli
adempimenti amministrativi.
Solidità finanziaria e operativa: non devono essere in liquidazione né coinvolte in procedure concorsuali con finalità
liquidatoria.
Regolarità contributiva e fiscale: è richiesta la conformità agli obblighi fiscali e previdenziali.
Assenza di ordini di recupero pendenti: le imprese non devono aver ricevuto aiuti di Stato ritenuti incompatibili dalla
Commissione Europea.
Assenza di condanne o sanzioni interdittive: i legali rappresentanti o amministratori non devono essere stati
condannati per reati che comportano l’esclusione da appalti pubblici.
Conformità alla normativa antimafia: le imprese devono rispettare i requisiti previsti dal decreto legislativo n.
159/2011.
Settori esclusi: non possono accedere all’agevolazione le aziende attive nei settori della produzione di energia da
combustibili fossili, della gestione di rifiuti, del nucleare e delle industrie a forte emissione di CO₂.
Inoltre, per le imprese estere, è necessario dimostrare la disponibilità di un’unità produttiva in Italia entro la richiesta
della prima erogazione del contributo.
INTERVENTI AMMISSIBILI
Gli investimenti finanziabili devono essere finalizzati all’autoproduzione di energia rinnovabile per l’autoconsumo
dell’impresa. L’obiettivo è permettere alle PMI di ridurre la dipendenza dalla rete elettrica tradizionale, abbattere i costi
energetici e contribuire alla sostenibilità ambientale.
Tipologie di intervento ammissibili:
Installazione di impianti fotovoltaici o mini eolici: devono essere collocati su edifici esistenti destinati all’attività
produttiva o su strutture pertinenziali ad uso stabile.
Sistemi di accumulo dell’energia prodotta: gli impianti possono essere integrati con batterie di stoccaggio, a
condizione che almeno il 75% dell’energia accumulata provenga dall’impianto installato.
Diagnosi energetica ex ante: è necessaria una valutazione preventiva per individuare il fabbisogno energetico
dell’azienda e dimensionare correttamente l’impianto.
Condizioni da rispettare:
L’energia prodotta deve essere destinata esclusivamente all’autoconsumo dell’unità produttiva. L’eventuale energia
eccedente può essere ceduta a configurazioni di autoconsumo collettivo o immessa in rete.
Il costo complessivo dell’investimento deve essere compreso tra 30.000 e 1.000.000 di euro.
L’avvio del progetto deve avvenire dopo la presentazione della domanda e la sua realizzazione deve concludersi
entro 18 mesi dall’assegnazione del contributo.
Gli interventi devono rispettare il principio DNSH, garantendo di non arrecare danni all’ambiente e di essere conformi
alla normativa ambientale vigente.
SPESE AMMISSIBILI
Le spese finanziabili devono essere strettamente collegate all’installazione e al funzionamento degli impianti
rinnovabili.
Tipologie di spese ammissibili:
Acquisto e installazione di impianti fotovoltaici o mini eolici, comprese le opere necessarie alla loro messa in
funzione.
Tecnologie digitali essenziali per l’ottimizzazione del funzionamento degli impianti.
Sistemi di accumulo dell’energia prodotta, nel rispetto della quota minima del 75% di energia rinnovabile.
Costi per la diagnosi energetica ex ante, se non già obbligatoria per l’impresa, fino a un massimo del 3% delle altre
spese ammissibili.
Spese escluse:
Acquisto di beni usati.
Costi per terreni, fabbricati o lavori in economia.
Spese di consulenza non strettamente legate al progetto (fiscali, legali, pubblicitarie).
Pagamenti a soggetti privi di partita IVA o a società collegate all’impresa richiedente.
Beni di valore inferiore a 500 euro (IVA esclusa).
CONTRIBUTO
Il sostegno è concesso in conto impianti, con una percentuale variabile a seconda della dimensione aziendale e della
tipologia di spesa:
Percentuali di agevolazione
30% delle spese ammissibili per le medie imprese.
40% delle spese ammissibili per le piccole imprese.
30% delle spese per i sistemi di accumulo.
50% per le spese di diagnosi energetica ex ante.
È vietato il doppio finanziamento: gli investimenti agevolati con questo contributo non possono ricevere ulteriori
fondi pubblici per le stesse spese.
5. Procedura di accesso al contributo
L’assegnazione dei fondi avviene attraverso una procedura valutativa a graduatoria, con una serie di step ben definiti.
Fasi della procedura:
1. Presentazione della domanda:
2. Verifica formale e valutazione tecnica
3. Formazione della graduatoria
4. Erogazione del contributo
5. Monitoraggio e rendicontazione
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